La scienza ed i porno amatoriali

Oramai la scienza fa parte della nostra vita quotidiana ma se parliamo di performance osè allora la cosa ci suona un pò strana ma sembrerebbe che ci siano degli studi anche su quello, il professor Sven Lewandowski, dell’università tedesca di Bielefeld, sta conducendo degli studi sul tema già da qualche anno.

Il suo team è a lavoro per cercare di capire tutti gli impliciti meccanismi che vengono inseriti durante le nostre ore di sesso e il modo migliore per farlo è quello di osservarle mentre ci si dedicano a pieno attraverso la visualizzazione di filmini amatoriali hard.

A sentirla così sembra un’assurdità ma dovete sapere che dietro vi è un grosso lavoro perchè ogni filmato viene analizzato fotogramma per fotogramma e visto più volte, tutto questo per cercare di trovare dettagli utili per la ricerca.

Il loro scopo è quello di riuscire a capire tutti i meccanismi della sessualità nella pornografia amatoriale perchè secondo il professore la nostra sessualità sia inconscia come tante altre pratiche fisiche.

Lewandowski paragona il sesso al calcio dove ogni persona ha un suo stile di gioco, nonostante si possano fare moltissimi giochi di ruolo la sessualità del singolo resta sempre la stessa.

Dopo aver visionato il filmato il team passa ad intervistare i protagonisti per cercare di approfondire il tutto, lo studio è aperto a qualsiasi forma di relazione sessuale a prescindere dal loro orientamento, gli unici filmati esclusi sono quelli relativi alla masturbazione fatta da soli ovviemente perchè decade tutto lo scopo dello studio.

Il professore ha inoltre spiegato che non esiste il perfetto amatore ma una cosa è certa, sono pochissimi i soggetti che non cadono nella tentazione di immortalare le proprie performance sessuali.